Elettrostimolazione Muscolare
– RIABILITAZIONE
Il Movimento
Ciò che consideriamo “naturale e spontaneo”, quale il movimento degli arti, è in realtà il risultato di una raffinata macchina anatomica che, con l’esperienza e l’allenamento, giunge a far vivere come naturale e spontanea la coordinazione, l’armonia e la leggerezza del movimento. In effetti, tutti noi abbiamo dovuto imparare non solo a pensare di eseguire un movimento, ma di eseguirlo correttamente, dosando la forza necessaria, coordinando i vari segmenti scheletrici coinvolti mantenendo l’equilibrio e la visione del movimento.
La fibra muscolare, mediante l’alternanza di fasi di contrazione e rilascio della fibra stessa, consente di agire, ma, come si è accennato, l’ideazione del movimento avviene nel cervello e da lì, attraverso le vie nervose centrali e periferiche, viene trasmesso alle placche neuromotorie presenti nel muscolo. La funzione di queste ultime è di propagare l’impulso per l’esecuzione del movimento voluto, facendo contrarre il corretto numero di fibre per ottenere l’energia desiderata.
La natura elettrochimica della trasmissione dell’impulso neuromotorio ha consentito l’applicazione di correnti elettriche adeguate in termini di frequenza (Hz), intensità (mA) e durata (msec), ad uso sia riabilitativo che sportivo.
A cosa serve l’Elettrostimolazione?
L’elettrostimolazione, sfruttando tale principio fisico, è in grado di contrarre, sottraendole alla volontà, le fibre muscolari creando quindi il movimento. I parametri sopraindicati potranno essere modificati e personalizzati per ogni tipo obiettivo che ci si prefigge con il paziente.
Ad esempio dopo un’immobilizzazione per un qualsivoglia trauma al polso, la “contrattilità” ed il “volume” dei muscoli dell’arto colpito sarà sicuramente inferiore rispetto all’arto controlaterale. L’utilizzo dell’elettrostimolazione per favorire e potenziare il movimento sarà in questo caso un valido strumento integrativo al trattamento riabilitativo classico.