NEUROFISIOLOGIA
– LE SPECIalizzazioni

Cos’è l’ Elettromiografia?

L’Elettromiografia è un esame strumentale funzionale che permette di studiare  strutture neuromuscolari.

Si divide in Elettromiografia (o esame ad ago) che permette la valutazione della funzionalità elettrica del muscolo sia a riposo sia durante una contrazione volontaria, ed Elettroneurografia che studia la funzionalità della conduzione nervosa, in particolare la conduzione delle fibre nervose sensitive o afferenti e di quelle motorie o efferenti.

Come si Svolge L’Elettromiografia?

L’esame elettromiografico di base dura mediamente dai 20/30 ai 60 minuti, e può variare come numero di nervi e/o muscoli esaminati utili per una corretta diagnosi. Viene eseguito dal medico neurologo e/o neurofisiologo spesso con l’ausilio di un tecnico di neurofisiologia

L’esame si articola in due momenti:

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Elettroneurografia

Test non invasivo che, mediante stimoli elettrici somministrati lungo il decorso dei nervi e la registrazione delle risposte evocate con elettrodi di superficie posti sulla cute del paziente, permette di studiare la corretta funzionalità delle fibre nervose motorie e sensitive.
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Elettromiografia

mediante l’uso di elettrodi ad ago monouso, permette di registrare l’attività elettrica generata nel muscolo sia a riposo sia durante la contrazione volontaria.

Preparazione all’ Esame

Non è necessaria alcuna preparazione e l’esame è privo di effetti collaterali, ad eccezione di una temporanea e transitoria sensazione di fastidio allo stimolo elettrico e all’uso dell’ago-elettrodo. L’ago potrebbe inoltre provocare piccole perdite ematiche. In generale al termine dell’elettromiografia, nonostante un eventuale indolenzimento, si può tranquillamente tornare a casa in autonomia e riprendere subito le normali attività quotidiane.

E’ sconsigliato l’uso di creme / oli nelle 12 ore precedenti l’esame nelle parti del corpo che devono essere valutate.

Non è necessario interrompere terapie farmacologiche. Va segnalato al medico se si assumono anticoagulanti o antiaggreganti, se si è portatori di stimolatori elettrici (pacemaker, defibrillatori cardiaci, stimolatori elettrici midollari etc) o se si è affetti da patologie infettive.

Nel corso dell’esame il telefono cellulare deve essere spento per evitare interferenze Per una corretta diagnosi è consigliabile attendere ad eseguire l’esame almeno 20.25 giorni dall’esordio dei sintomi.

Utile portare tutta la documentazione (esami di laboratorio/ strumentali ed eventuali visite specialistiche) inerente alla problematica da valutare.

Quando è indicata?

Viene utilizzata per la diagnosi delle seguenti patologie:
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Sindromi compressive

(Sindrome del Tunnel Carpale, Sofferenza del n Ulnare al polso o al gomito etc)
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Lesioni traumatiche dei tronchi nervosi

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Cervicobrachialgia o Lombosciatalgia

In tutte le forme
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Neuropatie Periferiche

su base metabolica, tossica, infettiva o ereditarie
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Miopatie

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malattie neurodegenerative

( Es. Sclerosi Laterale Amiotrofica – SLA)