I NEUROPSICOMOTRICISTI
– La Chirurgia della Mano
DOTT.SSA CLAUDIA MAIOLINO
Il Reparto
Il neuropsicomotricista è il professionista sanitario che, in possesso del titolo di laurea abilitante, svolge attività di prevenzione, abilitazione e riabilitazione delle patologie acute e croniche dell’infanzia ed accompagna il bambino nel suo percorso di crescita in un’ottica di globalità, ossia con una visione olistica che lo considera come una stretta unione tra struttura somatica, cognitiva ed affettiva. Opera all’interno della cornice teorica del modello biopsicosociale della disabilità proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Si rivolge ad un’ampia fascia d’età, proponendo percorsi che partono dai primi mesi di vita del bambino fino ai 18 anni d’età, in collaborazione con le altre figure professionali che ruotano attorno al bambino e all’adolescente.
In reparto, la neuropsicomotricità si inserisce precocemente nel protocollo di cura, sia in epoca pre-operatoria che post-operatoria, per promuovere il recupero funzionale e l’integrazione della mano e dell’arto superiore affetti da patologia e/o malformazione congenita nello sviluppo psicomotorio, una maggiore consapevolezza del proprio corpo e l’interazione con l’ambiente. Il terapista crea un percorso individualizzato a seconda dei bisogni del piccolo paziente, che tiene conto della sua età, delle sue potenzialità e delle sue fragilità.
Nella stanza di neuropsicomotricità, il bambino può esprimersi in relazione a se stesso e al proprio vissuto. Per ogni bambino viene allestito uno specifico setting, che si adatta alle diverse fasce d’età e alle caratteristiche presentate dall’utenza. Il materiale presente nella stanza è pensato per permettere al bambino di esprimersi, di costruire e di creare utilizzando la propria creatività: si distingue tra materiale destrutturato (materasso, cuscini, cerchi, mattoni, palle, ecc), il quale non presenta una funzione precisa e permette al bambino di costruire e creare ogni volta qualcosa di diverso, e materiale strutturato (costruzioni, puzzle, perline, ecc), che invece presenta una funzione specifica.
Il neuropsicomotricista si avvale di tecniche e di strumenti specifici, tra i quali spiccano la mediazione corporea, il gioco e il movimento, in quanto sono i canali attraverso cui il bambino esprime se stesso, entra in contatto con il mondo ed apprende.
La neuropsicomotricità, attraverso il gioco, aiuta il bambino a crescere armonicamente, accompagnando e favorendo il suo processo di crescita e di strutturazione dell’identità. Attraverso il piacere ludico, infatti, si attiva la motivazione al movimento, alla scoperta, alla conoscenza, all’apprendimento e all’interazione con il mondo circostante.